AUTOTRASPORTO, SI PREANNUNCIA UNA FASE CONFLITTUALE

AUTOTRASPORTO, SI PREANNUNCIA UNA FASE CONFLITTUALE

“È inaccettabile che un settore così strategico per l’economia del Paese sia penalizzato e non tenuto in dovuta considerazione dalla politica nazionale e da chi ci governa. Il trasporto è una risorsa per le imprese, indispensabile per l’import ed export e per la logistica, soprattutto in un sistema di interscambio che fa leva su efficienza, tempistica, sicurezza e che ha ancora, nel trasporto su gomma, il vettore principale. Invece non solo non è stata prevista alcuna risorsa economica aggiuntiva, ma addirittura il Governo sembra deliberare una riduzione delle risorse dal fondo nazionale per l’autotrasporto”.

Michele Varotto, Presidente della Federazione Trasporto di Confartigianato Imprese Veneto è allineato con la posizione di Unatras, (Unione Nazionale Delle Associazioni Dell'Autotrasporto Merci) che ha deciso di convocare la prossima settimana una riunione di Presidenza per definire una strategia che aprirà probabilmente una fase vertenziale con il Governo.

“Il nostro settore, che in Veneto rappresenta più di 5mila imprese di autotrasporto conto terzi, è già profondamente colpito dalla crisi del settore manifatturiero che ha ridotto le commesse e quindi i viaggi – afferma Varotto -. Nonostante questo, le imprese investono costantemente: sfruttiamo al 300% il fondo nazionale per rinnovare il parco veicolare, che esaurisce le risorse disponibili in qualche ora per la grande quantità di richieste, a conferma che il settore è ben disposto a intercettare le misure proposte dal regolatore.”

Confartigianato Imprese Veneto è dunque concorde con quanto preannunciato da Unatras.

“Non solo in questi mesi le promesse riunioni mensili non si sono effettuate e questo è grave, ma il Governo procede a ridurre, senza alcuna consultazione l’entità delle risorse concordate – ha dichiarato il presidente di Unatras Paolo Uggé in un comunicato ufficiale -. Se alla disponibilità di confronto, da sempre dimostrata da Unatras, la risposta è quella che si può desumere dalle tabelle pubblicate, la risposta non potrà che prevedere l’apertura di una fase conflittuale”.

 “L’autotrasporto è come una molla – ha concluso Varotto -, costretta a mitigare i picchi inflattivi, tra committenza e consumatore finale, assorbendo spesso aumenti di costi e criticità della filiera anche erodendo i propri margini aziendali. Siamo sempre i primi a subire oscillazioni sui prezzi di carburanti, ammortizzando spesso gli impatti sui beni di consumo, ed è fresco di rinnovo contrattuale nazionale che ovviamente ha impatti sui costi aziendali. Per non dimenticare il nuovo codice della strada, che certamente va nella direzione di punire i comportamenti scorretti ma che talvolta finisce per penalizzare eccessivamente l’autista professionista che vive ormai terrorizzato di perdere la sua patente, senza della quale non può lavorare.”