
Confartigianato Imprese Veneto fa della parità di genere non solo un’enunciazione di principio, ma un valore che viene espresso in ogni forma del suo agire.
L’associazione infatti non si limita a promuoverla, ma la realizza ogni giorno, mettendo le donne al centro della propria governance e della vita associativa attraverso un percorso concreto che ha portato all’affermazione di leadership femminili a tutti i livelli, a partire da figure di vertice come il Segretario Generale di Confartigianato Imprese Veneto e il Presidente di Confartigianato Belluno, e quattro su sette segretari generali territoriali che gestiscono le asssociazioni di Padova, Treviso, Rovigo e Verona, oltre a 14 imprenditrici che ricoprono il ruolo di presidenti di categoria.
Nel sistema associativo di Confartigianato, la parità di genere è un valore consolidato e riconosciuto, testimoniato non solo dalla presenza di donne in ruoli strategici, ma anche da un impegno strutturato nel garantire equità retributiva, accesso alle carriere e un ambiente di lavoro realmente inclusivo.
“Non si tratta di una questione di quote rosa – afferma il presidente di Confartigianato Imprese Veneto Roberto Boschetto -, ma di un reale riconoscimento delle capacità, delle competenze e della valorizzazione del talento femminile, che diventa valore aggiunto e non quindi solo una mera questione di equità. Un sistema che offre alle donne le stesse opportunità di realizzazione è un sistema più forte, più innovativo e più competitivo”.
A testimonianza di questo, un traguardo importante è rappresentato dalla certificazione sulla Parità di Genere, già ottenuta da due associazioni territoriali e un mandamento. Questo riconoscimento attesta l’adozione di strumenti concreti per supportare le donne nella conciliazione tra vita lavorativa e familiare, garantendo pari opportunità di crescita professionale.
Il ruolo della donna si sta affermando anche nel mondo imprenditoriale veneto, in particolare in quello artigiano, confermandosi come una realtà consolidata e in crescita. Alla fine del 2024, nella regione si registrano 94.666 imprese femminili, pari al 7,2% del totale delle imprese femminili italiane, con un’incidenza sul totale delle imprese venete (20,6%) leggermente inferiore alla media nazionale (22,2%).
Ma è nel settore artigiano che le imprenditrici venete si distinguono con una presenza particolarmente marcata. In Veneto, le imprese artigiane femminili sono 20.332, corrispondenti al 9,3% del totale nazionale e al 17,0% del totale delle imprese artigiane regionali, un valore in linea con la media nazionale (17,5%).
Un dato che spicca è che in Veneto il 21,5% delle imprese femminili (quindi 20.353 su 94.666 totali) opera nel settore artigiano, una percentuale ben superiore alla media nazionale del 16,7%.
“Ci sono margini di crescita – afferma convinto il presidente Boschetto – e per rafforzare il ruolo delle imprenditrici venete servono misure di sostegno mirate. Percorsi di formazione, finanziamenti agevolati e reti di supporto potrebbero incentivare ulteriormente la presenza delle donne nel mondo imprenditoriale. Spesso nel ricambio generazionale troviamo donne a capo delle imprese, anche in settori solitamente guidati da uomini, in cui sanno dimostrare capacità non solo gestionali, ma anche di visione e innovazione”.
Guardando alle sole imprenditrici artigiane, in Veneto si contano 35.384 donne con cariche nell’artigianato, che rappresentano il 22,6% del totale degli imprenditori artigiani in regione. Un’incidenza superiore al dato nazionale che si attesta invece al 21,7%.
Il 46,3% delle donne artigiane ricopre la carica di titolare, il 31,6% quella di socio ed il 18,4% quella di amministratore.
Rispetto al 2023, le titolari sono rimaste pressoché invariate, mentre le socie registrano un calo di -3,8%.
A livello nazionale osserviamo che il 49,8% delle imprenditrici artigiane è attivo nei servizi alla persona; segue il manifatturiero con il 27,5%. Il 13,0% delle imprenditrici artigiane italiane opera nel comparto dei servizi alle imprese, mentre una fetta più ristretta nelle costruzioni (9,2%).
In Veneto la quota di imprenditrici artigiane attive nel manifatturiero è lievemente superiore alla media nazionale e pari nel dettaglio al 31,1%. Anche l’incidenza di donne artigiane venete alla guida di imprese di costruzioni è superiore al dato nazionale (10,3%). L’11,3% delle donne artigiane venete è attiva nei servizi alle imprese e il 46,5% nei servizi alla persona.
"Le donne imprenditrici artigiane, spesso più consapevoli delle necessità di equilibrio tra lavoro e vita privata – aggiunge Barbara Barbon, Presidente Gruppo Donne Impresa di Confartigianato Imprese Veneto - possono contribuire a sviluppare modelli di business che rispettano la dignità del lavoro e che contribuiscono al benessere delle loro comunità. In questo senso, l'imprenditoria femminile può rappresentare non solo una forma di indipendenza economica, ma anche un motore di cambiamento sociale e culturale, che incoraggia una maggiore inclusività e parità di genere."
“Da una recente survey condotta da Donne Imprese Confartigianato Veneto – evidenzia la presidente Barbon – è emerso come il capitale proprio continui a rappresentare la principale (e spesso unica) fonte di finanziamento per le nostre imprenditrici; a questo si associa una non piena conoscenza delle opportunità e delle misure a favore dell’imprenditoria femminile. L’impegno come Associazione sarà quindi potenziare il nostro ruolo di catalizzatori e di sensibilizzazione sui temi del finanziamento e del credito. La conciliazione rimane, poi, uno dei principali ostacoli alla competitività, e su questo continueremo a lavorare cercando di portare proposte e azioni concrete, anche attraverso la nostra bilateralità artigiana, poiché ad oggi la famiglia continua ad essere talvolta l’unico supporto”.